Descrizione
Le fragranze della Strega del Castello sono piccoli passi di un viaggio attraverso aranceti, mercati orientali, boschi di cedro e di querce, passando per calde spiagge esotiche o per avvolgenti carezze di talco.
Ogni fragranza rimanda a precisi archetipi olfattivi dove ciascuno può ritrovare il proprio ricordo.
L’utilizzo di materie prime ricercate, miscelate con sapienza di antiche ricette, permette ai prodotti della Strega di farti rivivere ricordi dimenticati, sopiti nel tempo.. fragranze a piacere da 15ml.
Muschi e pepe:
Muschiato, Speziato, Avvolgente
Un concerto di archi, pieno, profondo, avvolgente ed egocentrico. Il profumo si apre con del pepe nero in testa, volatile, effimero, pungente, come le note di un violino accordato. Subito dopo un tripudio di muschi: note lunghe, basse, di fondo che completano e avvolgono la fragranza. Un rincorrersi di contrabbasso e violoncello.
Orientale, Legnosa, Elegante
La camminata decisa, lo sguardo profondo di chi gestisce grandi responsabilità. La vita si affronta a testa alta, con decisione e creatività. Un orientale insolito, ordinato ma non ordinario, leggermente speziato, legnoso e agrumato. Una giornata di sole tiepido profumata dai frutti dell’arancio e del bergamotto, impreziosita da legni di sandalo e patchouli. Colonia di Genova è intrigante, affascinante, il suo gioco dolce e speziato è una giornata di autunno, contornata da una ombrosa magia.
Fiorito, Incensato, Sofisticato
Fragranza ispirata al romanzo di Cristina Caboni “Il Sentiero dei profumi”.
Sentori antichi, dimenticati, materie prime dei primi del 1600, rivisitate attraverso gli occhi di una giovane fiorentina approdata a Parigi. Notre Dame con la sua magia, un amore nuovo, vero, pulito.
Gli agrumi in testa, quasi impercettibili si piegano al maestoso cuore: rosa, tuberosa, iris. L’ambra grigia e l’incenso completano la fragranza con note mistiche e sacre.
Il caldo estivo, la raccolta dei fichi freschi sotto il sole mediterraneo: questo è il Fico della Strega del Castello, una fragranza meravigliosa e dalle varie sfaccettature. Le note verdi delle foglie, quelle legnose dell’albero e quelle più dolci, zuccherine, succose, del frutto appena colto.
Marina, Ozonica, Mediterranea
La forza fresca e vivace del mare.
L’energia delle onde che si infrangono sulle rocce, sentori di erbe aromatiche al tramonto; l’asciugamano ubriaco di sole e di salsedine, la spensieratezza di una giornata al mare.
Ogni singola nota di questo profumo è una sensazione di trasparenza: le fresche note ozoniche, l’energia profumata del timo nelle note di testa, e una carezza di muschi bianchi nel fondo.
Resinoso, Liturgico, Sacro
Un momento sacro, liturgico, ancestrale. Un gioco di luci, di ombre, un passo tra l’oscurità e la luce obliqua che non ti aspetti. Una parola per tanti ed un discorso a sorpresa. Questo gioco tra l’ antico ed il profano è arbitrato dalle note dolci che arrotondano la fragranza, pungente e morbida. Una nota aromatica ingentilisce l’intensità dell’incenso, per renderlo indossabile. É un viaggio sacro, profondo, intimo.
L’età dei primi amori, delle prime scoperte, del corpo che non risponde alla testa e la voglia di un profumo solo tuo, che inizi a rappresentarti nel mondo. Una mora asprigna, acerba, selvatica, raccolta nel bosco di mezzo dell’adolescenza. Un tripudio di muschi arrotonda ed avvolge la fragranza, delimitando un gioco dolceamaro molto interessante.
Violetta mannara:
Fiorita, talcata, crepuscolare
Le nuvole, rigonfie di speranza, disegnano ombre del mannaro che sta aspettando il crepuscolo per poter ululare il suo inno alla luna.
C’è una sorta di tensione tra le noti verdi ed umide delle foglie e quelle ruvide e selvagge del fiore.
A tratti intimorisce, ma è cosi bello perdersi in questo bosco…
Negli anni ’70 l’ondata di rivoluzione pacifista che sconquassa il mondo profuma di Patchouli. Sogno di terre Orientali, e di viaggi iniziatici. La sua essenza si estrae dalle foglie, ma è talmente imponente da essere considerata legnosa. Un leggero bouquet ambrato ammorbidisce la caratteristica nota canforata di questa essenza. Profonda, sfaccettata, vigorosa, indossabile da uomini e donne
Talcato, Poudree, Confortevole
La fragranza che da sempre caratterizza la Strega del Castello.
Sia per i più piccoli che per i più grandi, il Talco è una coccola profumata che ti culla delicatamente.
L’immaginario che riporta alla mente è quello dei tendoni di velluto polverosi dei grandi palcoscenici, impregnati di quel profumo talcato, confortevole e cipriato. È una coperta morbida, è un sonno dolce.
Il nostro Talco è quanto di più simile possa esserci alla carezza del borotalco, e senza dubbio è uno dei fiori all’occhiello della Strega.
Alle giovani fancielle del Rinascimento non era concesso annusare questo fiore proibito per non “cadere in tentazione”. Il fiore di tuberosa non ha colore: è costretto come ogni altro fior bianco, a sprigionare intensamente un profumo rigoglioso per attirare a se gli insetti. È qui che la tuberosa nasconde il suo potere, sensuale ma invisibile, come il canto di una Sirena. Questo accordo è invadente, caldo, leggermente animale. Una nota forte di fondo non nasconde la protagonista assoluta e totalizzante di questa fragranza, che è sempre e solo la tuberosa, con un fondo di muschi a sostenerla. Un profumo seducente, da scia, ma nonostante questo indossabile perfettamente anche da uomini eleganti che vogliono esercitare il loro potere magico.
Gourmand, Verde, Insolita
È l’alba e le marieuses si preparano a impollinare i fiori di orchidee da cui nasceranno i baccelli di vaniglia.
La tradizione vuole che questo gesto d’amore avvenga per mano di donne esperte, che si sostituiscono al lavoro delle api.
Non è solo gourmand, è il racconto olfattivo della crescita e della maturazione della pianta stessa, una liana sempreverde rampicante. Le note verdi delle foglie carnose e del baccello ancora acerbo che nasce dai fiori; il fiore stesso, caldo e zuccherino che ricorda l’accurato e gentile gesto manuale.
Il fondo caldo, ambrato e liquoroso come i baccelli maturi.
Fiorita, Polverosa, Intensa
Fragranza ispirata al romanzo di Cristina Caboni “Il profumo sa chi sei”.
Un tributo all’Iris, alla sua caratteristica essenza floreale, intensa e terrosa.
Le note di testa preparano l’arrivo della protagonista: semi di carota, foglia di violetta e bergamotto.
Il cuore è un accordo floreale che gioca con le sfumatura acquatiche ed ariose del fiore di Giglio.
Nel fondo il resinoide di Iris ed una leggera nota zuccherina a completare la piramide.
L’iris è un fiore delicato, dal colore ricco e penetrante, ma anche tenace e capace ogni anno di regalarci la sua maestosa fioritura.
Un gioco di luce e ombra, un rincorrersi tra il sacro ed il profano.
Un’impalcatura sonora leggera che prende l’anima e la solleva.
Come gli stucchi delle chiese barocche riflettono le luce delle candele, cosi l’essenza di lavanda amplifica la sontuosità dell’assoluta di lavandino.
Note di fieno, note antiche, leggermente talcate ed un sentore di ambra grigia esaltano la ricchezza velata della protagonista.